Per lunghi secoli Palermo fu nota per la stravagante bellezza della Conca d’Oro, l’ampia pianura che circonda la città. Le sue qualità paesaggistiche venivano decantate da viaggiatori e letterati sin dall’alto medioevo. Poi nel secondo dopoguerra un processo di crescita speculativa ha invaso la Conca di cemento, devastando quasi la totalità della sua ricchezza naturale. In mezzo a questo scempio Zen 2 fu concepito come esempio di eccellenza architettonica in antitesi con il deturpamento che aveva investito il paessaggio . Il progetto era del grande architetto Vittorio Gregotti il quale scelse come ispirazione un’iconica struttura rurale tipica del territorio, il baglio. È questo il modulo base usato per realizzare una ventina di palazzi-padiglioni di case popolari. Tale antico archetipo veniva citato per ricordare la ricchissima campagna che una volta adornava il territorio. Ma la
sperata utopia non fu mai raggiunta, in parte perché l’insediamento sin dall’inizio fù assoggetato al controllo della criminalità organizzata. Eppure nonostante le tante sfide, lenarrative dei ragazzi raffigurano un’immagine quasi di normalità.
Albero della Vita : Zen 2
Coordinatrice : Serena Fleres
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